Ringiovanire la vagina si può.
Come? Lo spiega il dottor Paolo Mezzana, Specialista e Dottore di Ricerca in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica.
Dopo aver ridotto le rughe, rassodato il seno e modellato i fianchi qualcosa, si può fare anche lì. Il desiderio di migliorare l’aspetto e il piacere intimo è comprensibile.
Oggi il benessere psico-fisico è considerato nella sua totalità e, problemi di cui prima difficilmente si parlava, possono essere facilmente trattati: non sono più un tabù, o forse non ancora per tutti. Ci troviamo di fronte ad un allungamento della vita e anche di quella riguardante la sfera sessuale.
Con il trascorrere degli anni, anche in assenza di malattie, tutti gli organi del corpo, compresi quelli genitali, subiscono un progressivo deterioramento strutturale e funzionale influenzando il generale stato di benessere, compreso quello sessuale. Tale trasformazione determina un quadro di atrofia genitale: la vulva perde elasticità e compaiono discromie cutanee, la vagina è poco lubrificata e le mucose diventano sottili, i muscoli del perineo perdono capacità contrattile e tonicità. Questo spesso conduce a prurito, secchezza e dispareunia compromettendo la qualità della vita sessuale. Le modificazioni avvengono in maniera molto lenta ma in prossimità dell’epoca peri-menopausale, che normalmente inizia intorno ai 47-50 anni, per riduzione repentina degli ormoni estrogeni, il processo involutivo va incontro ad una evidente accelerazione. Nei tessuti degli organi genitali esterni femminili assistiamo ad una progressiva riduzione di fibre collagene ed elastiche, il colorito non si presenterà più roseo per riduzione della vascolarizzazione, la mucosa vaginale si presenterà più lassa e assisteremo ad una ipotrofia della muscolatura striata. In particolare si evidenzieranno:
1° una riduzione del volume (ipotrofia vulvare), più spesso evidente a carico delle grandi labbra, dovuto ad una involuzione del tessuto fibro-adiposo
2° riduzione della elasticità e idratazione a carico dell’area mucosa e delle piccole labbra.
Possibilità non chirurgiche per migliorare l’aspetto dei genitale esterni e mantenere la risposta sessuale sono offerte dai medicinali topici ormonali, dai fitocomplessi, dagli esercizi fisici perineali e da nuove metodiche non invasive come l’uso della radiofrequenza monopolare, i trattamenti con i laser frazionali ablativi e le infiltrazioni di complessi vitaminici. Le stesse metodiche che si utilizzano per rallentare l’invecchiamento cutaneo del viso e del corpo.
I lubrificanti intimi sicuramente compensano la scarsa lubrificazione, ma l’effetto è transitorio. Il testosterone propionato, invece, migliora il trofismo della cute vulvare e mantiene una buona risposta sessuale: la sua applicazione quotidiana per qualche mese ripristina una normale eccitabilità clitoridea. Le creme a base di estrogeni normalizzando il pH vaginale limitano l’infiammazione, la secchezza e la dispareunia: dopo solo 3 settimane di trattamento la lubrificazione vaginale migliora.
Fitocomplessi a base di Boswellia Serrata in associazione a vit. E sono ideali per sostenere il trofismo vulvo-vaginale, grazie alle proprietà antinfiammatorie, elasticizzanti, antiossidanti, stimolanti la produzione di collagene e antimicrobiche. Altro fitocomplesso a base di inokitiolo, invece, è efficace nel ridurre nell’arco di qualche mese le inestetiche iperpigmentazioni delle aree perineali.
La riabilitazione perineale, tramite gli esercizi di Kegel, corregge la scarsa prestazione muscolare del perineo, anche se spesso è difficile identificare e utilizzare correttamente tali muscoli. Una soluzione pratica è fornita dai coni vaginali, ideati nel 1985 da S. Plevnik, come ausilio per rafforzare il perineo. Il funzionamento è semplice: il cono, introdotto in vagina, tende a scivolare verso il basso per la forza di gravità. La sensazione di perdita del cono e il conseguente tentativo di trattenerlo inducono una contrazione dei muscoli attorno al cono stesso: questa contrazione rinforza il perineo. Con un allenamento di soli 15 minuti due volte al giorno, per almeno 12 settimane si otterà un apprezzabile miglioramento delle “performance” perineali. Nell’ambito della sessualità, un muscolo “vaginale” allenato regala una sensibilità migliore con una maggiore capacità contrattile, che permette un orgasmo più intenso e facilmente raggiungibile.