Le donne che soffrono di ansia in post-menopausa sono più a rischio di fratture. A spiegarlo è il dr Antonino Catalano ricercatore al Policlinico Universitario di Messina.
L’ansia potrebbe aumentare il rischio di osteoporosi dopo la menopausa, lo dimostra uno studio recente effettuato dal dr Antonino Catalano e dal suo team di ricercatori del Policlinico”G.Martino”di Messina.
La notizia è stata riportata lo scorso giugno dall’agenzia Reuters.com che ha intervistato il dr Catalano. Vediamo quali sono i motivi per cui secondo gli studi e ricerche del medico italiano le donne ansiose sono a maggior rischio di fratture nella fase postmenopausale.
Ansia fratture e post-menopausa: cosa dice la ricerca
Si tratta di un piccolo studio che ha preso in esame le ricerche effettuate su 192 donne di eta media di circa 68 anni e che hanno superato la fase della post-menopausa, dal quale si evince che le pazienti che soffrono di stati ansiosi hanno una probabilità del 25% in più rispetto a chi non ha un livello di ansia elevato di essere colpite da una frattura a causa dell‘osteoporosi.
“I nostri risultati indicano un possibile nuovo fattore di rischio clinico per l’osteoporosi che potrebbe essere misurato al fine di migliorare la nostra capacità di identificare quali donne sono a rischio di fratture”, ha affermato Catalano alla Reuters.
Una buona parte della ricerca è concentrata sulle connessioni tra osteoporosi e disturbi dell’umore e su come il deterioramento osseo o le fratture possano contribuire a problemi di salute mentale come ad esempio la depressione, spiegano i ricercatori.
Sempre secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, nel mondo una donna su tre è a rischio frattura, dovuta alle conseguenze del calo degli estrogeni durante la fase della menopausa.Più bassa è naturalmente la percentuale maschile, si stima infatti che un uomo su cinque possa essere colpito da fratture dovute a osteoporosi.
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