Il video dell’intervista al Ptof. Stefano Taddei
Siamo veramente sicuri di conoscere le abitudini da adottare nella vita quotidiana per prevenire i rischi cardiovascolari e altri tipi di patologie? Per la donna in meno pausa i rischi cardiovascolari aumentano, ma i cibi privi di grassi saturi e le passeggiate non sono una soluzione adiuvante alla prevenzione.
Nella donna, la presenza degli ormoni sessuali durante l’età fertile esercita un’azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari. In particolare, gli estrogeni sembrerebbero avere un ruolo importante nei meccanismi di vasodilatazione. É importante, quindi, prestare la massima attenzione agli stili di vita nella fase della menopausa.
Per saperne di più consulta l’articolo Il rischio cardiovascolare nella donna
Il Professor Stefano Taddei, Professore di Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, ha voluto condividere con noi i suggerimenti più autorevoli su quale sia l’alimentazione e il tipo di attività fisica di cui possiamo realmente beneficiare per contrastare i rischi cardiovascolari.
Cibo e alimentazione, sfatiamo i falsi miti
Ogni tipo di alimentazione che permetta di mantenere un normo peso è ideale. Non esiste alcun riscontro scientifico che evidenzia i rischi di grassi animali e di grassi saturi sulla salute cardiovascolare. Anzi, aggiunge il Professor Taddei, dagli studi emerge totalmente il contrario.
É importante che la nostra alimentazione sia bilanciata ed equilibrata, e che tenga conto soprattuto delle calorie del cibo.
Camminata o attività ad alta intensità?
L’attività fisica è uno degli aspetti di maggior impatto per i vantaggi al livello cardiovascolare. Per apportare benefici però, sostiene il Professore, l’attività motoria deve essere praticata ad alta intensità, ovvero al massimo delle nostre capacità, dai 30 ai 60 minuti. Infatti, nonostante la camminata sia una buona abitudine, non rappresenta un un esercizio fisico che può portare benefici sul rischio cardiovascolare, sul rischio oncologico e sul decadimento delle funzioni cognitive.
Abolizione totale del fumo
Sulla questione fumo c’è poco da aggiungere, è un vizio che deve essere abolito al livello mondiale. Ma comunque i dati relativi alla riduzione di incidenza di fumo nel nostro paese sono incoraggianti.
Insomma, come suggerito dal Professor Taddei, per essere davvero certi che il nostro stile di vita possa prevenire malattie cardiovascolari, dobbiamo affidarci a fonti scientifiche accreditate e non praticare ciò che viene suggerito dalle “mode alimentari”.
Niente fumo, attività fisica ad alta intensità e dieta attenta alle calorie, sono la chiave per prevenire i rischi cardiovascolari nell’età della menopausa.