L’autoerotismo fa bene al corpo e alla mente, anche e soprattutto in menopausa. Perché la sessualità non finisce a 50 anni, anzi! Vediamo come imparare a riscoprire il proprio corpo.
Parlare di autoerotismo e masturbazione fa sempre arrossire sia chi ne parla sia chi ascolta. Eppure bisogna farlo, perché il sesso è una parte importante della nostra vita e l’autoerotismo ne fa parte. La sessualità è un aspetto della nostra vita a cui dovremmo dare una cura particolare nelle diverse fasi della vita, prima e dopo la menopausa, in coppia ma anche da sole.
“Quando si parla di sessualità e menopausa, difficilmente si parla di piacere in menopausa” ci spiega la dott.ssa Roberta Rossi, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa e presidente della FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica). “Mentre il piacere è un concetto assolutamente fondamentale. Quando le donne arrivano in questa fase della loro vita, alla menopausa, sono donne che hanno una maggiore esperienza del loro corpo e della sessualità, quindi sono donne che possono vivere una sessualità addirittura con più piacere rispetto a prima”.
Vivere la sessualità in menopausa con l’autoerotismo
Se la sessualità non si può vivere in coppia, si può vivere anche da sole. La sessualità è una parte integrante del nostro benessere generale e la masturbazione fa bene al corpo e alla mente, per tanti motivi:
- per aspetti fisici: fa bene alla nostra attività cardiaca (come il fitness e lo sport)
- fa bene alla vagina: mantiene i tessuti più elastici e sani e aumenta il flusso di sangue
- la masturbazione aumenta anche la capacità di provare piacere in coppia
- aiuta a conoscere, esplorare e riscoprire il proprio corpo
- tiene vivo il desiderio e l’immaginazione sessuale
- fa dormire meglio e migliora l’umore
Inoltre l’autoerotismo può migliorare anche la sessualità di coppia.Perché se la menopausa ha degli svantaggi (superabili), va detto che ha anche dei vantaggi.“Ci sono donne che iniziano a scoprirsi proprio in questa fase della vita, a conoscere il piacere attraverso la masturbazione” continua la dott.ssa Roberta Rossi. “Alcune donne non arrivavano all’orgasmo prima della menopausa, e ora invece sì. Ma molto dipende anche da come la donna ha vissuto precedentemente la sessualità. Chi l’ha considerata importante prima continuerà a darle importanza anche in menopausa”.
A causa di alcuni noti sintomi della menopausa, come la secchezza vaginale, l’ansia, le vampate, lo stress, può capitare che molte donne vedano questa fase come una fine alla loro vita sessuale e che non provino più il desiderio di condividere il proprio corpo con il partner.
Vedi anche:Menopausa, quando si smette di fare sesso?
Ma, premesso che la menopausa non è una malattia ma resta una fase di cambiamento gestibile da tutte, anche l’autoerotismo può aiutare a riscoprirsi, ad affrontare questo momento non come una fine. Anzi: molte donne vedono la menopausa proprio come l’inizio della loro libertà. Non dovendosi più preoccupare della gravidanza e delle mestruzioni diventano sessualmente più attive.
Un aspetto importante dell’autoerotismo è proprio quello della conoscenza di se stesse, del proprio corpo, delle proprie fantasie. In inglese esiste la parola “sexploration”, che possiamo usare in questo contesto proprio per indicare la scoperta o riscoperta del proprio mondo sessuale. Cioè cosa ti piace, cosa ti eccita, quali sono le tue fantasie e le scoperte che vorresti fare nella tua vita sessuale. Tutto questo con la menopausa non finisce, ma anzi comincia.
Qui l’intervista completa alla dott.ssa Rossi: